E’ arrivata la nuova edizione del libro di Adalberto Baldoni.
Destra senza veli 1946-2018
È arrivata la nuova edizione 2018 del libro di Baldoni con 100 pagine in più e divisa in due tomi. Il prezzo di copertina è salito da 22 a 24 euro.
Una fatica non da poco… ampliando qualche passaggio (il congresso del ’48, l’elezione di De Marsanich, congresso vietato a Bari nel 50, il ’68, la stagione creativa di Sergio Caputo, l’omicidio di Mario Zicchieri? Milano anni ’70, l’omicidio di Angelo Pistolesi, la strage di Acca Larenzia, l’omicidio di Francesco Cecchin, lo schiaffo di Pazzaglia a Tajani, il giardino Ramelli, viale Paolo Di Nella, il monumento a Falvella e a Cecchin, il ricatto a Marrazzo e tante altre vicende) e i necessari aggiornamenti 2018 sul congresso di Trieste, le vicende dell’Ugl, le elezioni politiche, il governo, le regionali e le amministrative.
Il volume di Baldoni racconta senza alcun infingimento la storia della destra in Italia. E’ un libro schietto perché è rigoroso nel descrivere gli avvenimenti, suffragati da testimonianze e documenti, svelando anche retroscena dalla nascita del Msi nel 1946 fino alla diaspora di Fratelli d’Italia e le altre sigle. Un percorso attraverso la politica dell’inserimento di De Marsanich e Michelini, la stagione della Destra nazionale, le vittime degli anni di piombo, la scissione di Democrazia nazionale, la scomparsa quasi contemporanea di Romualdi e Almirante nel 1988 che segna la fine del postfascismo. Gli anni ’90 con l’elezione di Fini alla segreteria, la parentesi di Rauti, le sconfitte “vincenti” del 1993, la Seconda Repubblica, la destra di governo, la fine del Msi e la nascita di Alleanza nazionale (1995), liquidata bruscamente nel 2009 per entrare a far parte del Popolo della Libertà.
Ampio spazio è dedicato alle vicende dal 2009 in poi, attraverso testimonianze e ricostruzioni dei diretti protagonisti (Fini, Urso, Meloni, Alemanno, Storace) a partire dalla “fusione a freddo” tra An (sino allora gestita in modo antidemocratico) e Forza Italia che, con l’andare del tempo, si dimostrerà un fallimento, soprattutto per la traumatica rottura di Fini con Berlusconi. La parabola discendente di Fini, invischiato negli intrighi del Palazzo e dei poteri forti e, al tempo stesso, negli scandali che coinvolgono direttamente la sua nuova famiglia. Il suo crollo, politico e morale, provoca lo sfaldamento della comunità che proviene dal Msi-An. Si salvano dal naufragio Fratelli d’Italia mentre continua ad esistere un arcipelago di movimenti, gruppi, sigle per cui, se fossero tutti uniti, rappresenterebbero una considerevole forza politica. Ciò significa che la Destra, nel nostro Paese, è ancora viva, come dimostra il risultato del referendum del 4 dicembre 2016, ha spazio e opportunità per tornare ad essere protagonista.
Nel racconto di questi settant’anni sono compresi anche i risultati delle elezioni regionali e politiche, con tutti gli eletti missini e di An per fornire un quadro generale del partito e delle sue diverse sfaccettature su tutto il territorio nazionale (per ogni deputato e senatore sono state riportate brevi note biografiche).
Nel contesto del libro dedicati particolari approfondimenti sui settori del sindacalismo e sul mondo della cultura in tutti i suoi rami variegati: editoria, saggistica, spettacolo, canzoni, accompagnati dai dibattiti e dalle polemiche che hanno proiettato all’esterno le idee e i valori della destra (il cabaret, i Campi Hobbit, le radio, la musica alternativa). Inoltre appositi spazi per l’impegno ecologico di Fare Verde, e soprattutto per lo sport e l’attività promozionale del Cns Fiamma (oggi Asi).
Un racconto illustrato da 85 pagine con più di 250 foto per documentare l’impegno politico e culturale, i congressi, le vittime del cosiddetto “antifascismo militante”, le unioni e le scissioni, le vittorie e le sconfitte di questi settant’anni di storia.
La prefazione è di Gennaro Malgieri.
INDICE GENERALE DEL LIBRO
748 pagine, di cui 686 pagine di testo e 60 di indici, fra bibliografia, indice dei nomi (circa 3 mila) e indice generale.
PREFAZIONE di Gennaro Malgieri p. I
RINGRAZIAMENTI p. 5
CAPITOLO I
IL POSTFASCISMO p. 7
L’Italia del 1946 p.7 § Alle soglie della guerra fredda. Italia sotto protezione Usa: sovranità limitata p.8 § Il neofascismo clandestino. Pino Romualdi a capo del “Senato” p.9 § Il referendum del 1946, l’amnistia e il ruolo determinante di Romualdi p.11 § Con il Msi spenti i fuochi dei neofascisti clandestini e le mire dell’Uomo Qualunque p.13 § Archiviato il capitolo del fascismo. Msi partito postfascista e non neofascista p.21 § Evitata una strage nella sede milanese del Msi p.23 § I primi filoni culturali e i giornali della destra missina. Il ruolo di Rivolta Ideale p.24
CAPITOLO II
L’ORGANIZZAZIONE DEL MSI p. 28
La propaganda con i “giornali parlati e murali”. Cassiano l’animatore, Almirante il protagonista p.28 § Il Msi si organizza p.31 § Il simbolo: “Segretario, ce l’hai il simbolo? Scegli la fiamma tricolore dei combattenti…” p.35 § Le elezioni del 18 aprile 1948 p.37 § De Marsanich: “Non rinnegare, non restaurare” p.41 § Almirante segretario del Msi p.43 § Il difficile inserimento nel mondo del lavoro: nasce la Cisnal p.44 § Le due “anime” del partito p.45 § Almirante: rivedere la Costituzione, compromesso tra i partiti del Cln p.46 § De Marsanich succede ad Almirante p.48 § L’appello alle forze di destra p.49 § Il III congresso del Msi. Confermato De Marsanich alla segreteria p.51
CAPITOLO III
I GIOVANI: RIGORE MORALE E MILITANZA p. 56
Volontariato e sacrificio p.56 § Nasce il Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori. Mieville segretario p.58 § Evola e le riviste come laboratorio di idee p.59 § Scontri tra giovani missini e comunisti. Scelba sospende attività Msi p.61 § I “Figli del sole”: aristocratici e rivoluzionari p.63 § Bocciato il bozzetto di De Chirico per il Fuan p.66 § Milano, 1950. Nasce la Giovane Italia p.68 §
CAPITOLO IV
LE DONNE E LA QUESTIONE FEMMINILE p. 71
Sin dal primo notiziario un “Invito alle donne” p.71 § L’organizzazione del settore femminile p.73 § Poche donne in lista alle elezioni p.76 § Maria Teresa Magno e le ragazze del Raggruppamento giovanile p.79 § La questione di Trieste p.82
CAPITOLO V
IL MSI E LO SPORT p. 85
Il Centro Nazionale Sportivo Fiamma p.85 § Il primo congresso del Fiamma p.91 § Quattro società Fiamma: Roma, Monza, Vicenza e Torino p.94 § Dirigenti e tecnici p.96 § Dal Fiamma all’Asi p.97
CAPITOLO VI
LA “REALPOLITIK” DI MICHELINI p. 101
Le elezioni del 1953 p. 101 § I morti di Trieste p. 107 § De Marsanich: “Da partito degli oppressi a forza politica incisiva” p.109 § Michelini segretario. I giovani senza autonomia p.111 § Assalto dei giovani missini alle Botteghe Oscure, santuario del Pci p.113 § Al V congresso è bagarre. Michelini prevale per un soffio su Almirante. Ordine Nuovo e Massi escono dal partito p.116 § Le elezioni amministrative del triennio 1955-57. Si consolida il Msi p.118 § I Centri di azione agraria di Sforza Ruspoli p. 119
CAPITOLO VII
DA GENOVA ALL’ISOLAMENTO p. 122
Le elezioni del 1958. Fallito il tentativo di Michelini di realizzare una grande destra per impedire l’apertura a sinistra p.122 § La politica di Michelini per l’inserimento. Restituita da Zoli alla famiglia la salma di Mussolini p.125 § La Dc si spaventa per l’alleanza Msi-Pci in Sicilia. Togliatti difende il fenomeno del “milazzismo” p.127 § I rapporti tra Pci e Msi p.128 § Naufraga a Genova la realpolitik di Michelini p.130 § Il Msi: Inserirsi per rinnovare p.132 § La rivolta di Genova. A Reggio Emilia, Roma, Catania e Palermo morti e feriti p.134 § Segni al Quirinale con i voti della destra. A difesa dell’Alto Adige la Giovane Italia trascina gli studenti nelle piazze p.139 § La destra contrasta l’egemonia culturale della sinistra. Le attività dell’Inspe e del Centro di Vita Italiana p.140 § Le elezioni del 1963. Jole Giugni Lattari, prima donna missina eletta alla Camera p.145 § Congressi 1963 e 1965: si rinnova la sfida tra Michelini e Almirante p.148 § 1965: contestato dai giovani l’accordo tra Almirante e Michelini. Romualdi e Caradonna all’opposizione p.150 § Il Fuan ritrova l’unitarietà sotto la guida di Cesare Mantovani p.152 § Alla Sapienza, la morte dello studente Paolo Rossi, ricompatta i partiti del Cln p.153 § Pacciardi alla Camera: ci assumiamo ogni responsabilità sugli incidenti, in cui è rimasta coinvolta Primula Goliardica p.155
CAPITOLO VIII
I GIOVANI, IL BEAT E IL BAGAGLINO p. 158
I tempi stanno cambiando: ma la destra non se ne accorge p.158 § “Rosso e Nero” e “Dioniso”: locali pop creati da militanti di destra. L’immagine di Che Guevara accanto alla croce celtica p.159 § Gli “anarchici di destra” fondano il cabaret più anticonformista: il Bagaglino p.163 § Leo Valeriano “padre” della musica alternativa p.166 § Lionello: scanzonata la satira di destra, piena di livore quella di sinistra p.167 § Il Giardino dei Supplizi in ricordo di Leo Longanesi p.169 § Luciano Cirri: Israele ha il senso dello Stato p.171
CAPITOLO IX
LA DESTRA E LA CONTESTAZIONE DEL ’68 p. 174
Alluvione Firenze. Tra gli “angeli del fango” centinaia di giovani missini p.174 § 1967: Giovani di destra e di sinistra uniti nelle occupazioni degli atenei p.176 § 1968: Si espande a macchia d’olio la protesta giovanile p.178 § Senza i giovani di destra non ci sarebbe stata Valle Giulia p.179 § Michelini: “Un atto insurrezionale la rivolta di Valle Giulia” p.182 § Gli scontri del 16 marzo: via libera agli opposti estremismi p.182 § Nonostante Roma, continuano le occupazioni del Fuan nelle altre università p.187 § Elezioni di maggio: aumentano Dc e Pci, arretrano i missini p.188 § Agosto 1968. L’invasione della Cecoslovacchia p.190
CAPITOLO X
LA DESTRA NAZIONALE DI ALMIRANTE p. 193
Muore Michelini, gli succede Almirante p.193 § Piazza Fontana: inizia la strategia della tensione p.193 § La Cisnal e i Comitati Tricolori Italiani nel Mondo p.195 § La morte di Ugo Venturini e le regionali del 1970 p.196 § Il IX Congresso del Msi: “Noi siamo la destra nazionale. Noi siamo l’alternativa al sistema” p.198 § Reggio Calabria non è una colonia. Esplode la rivolta p.201 § I carri armati contro i «boia chi molla!» di Ciccio Franco p.203 § Le titubanze del Msi p.204 § Il “golpe” Borghese p.205 § La Maggioranza Silenziosa p.207 § Le amministrative del 1971. Il Msi avanza p.211 § Il Msi negli Usa alla ricerca di sostegni e aiuti finanziari p.211 § Leone eletto con i voti determinanti del Msi. Le elezioni politiche del maggio 1972: travolgente avanzata della Destra p.214 § L’Istituto di Studi Corporativi: per una moderna concezione del corporativismo. Il ruolo di Massi e Rasi p.221 § 1973. Il X Congresso del Msi. Alla vigilia dell’assise disinnescata una bomba p.226 § Il Msi avanza anche in Valle d’Aosta, Friuli, Trentino e Sardegna p.227 § Nasce la Costituente di destra p.229
CAPITOLO XI
IL MSI E L’ANTIFASCISMO MILITANTE p.232
«Fascisti tornate nelle fogne» p.232 § Lo slogan più diffuso: «Uccidere un fascista non è reato» p.235 § Da Salerno a Pavia, l’antifascismo militante semina morte p.237 § L’estrema sinistra a Roma: «Fuori i fascisti dai quartieri popolari» p.239 § Il rogo di Primavalle p.242 § I fatti della Balduina. Minacciato dal governo lo scioglimento del Msi p.248 § Milano: ignorato il rapporto del prefetto sulla pericolosità dell’estrema sinistra p.251 § Cade nella trappola il Msi milanese. La morte dell’agente Antonio Marino p.253 § Sergio Ramelli aggredito a colpi di chiave inglese p.255 § La furia della settimana rossa. Il funerale di Ramelli p.258 § L’omicidio di Enrico Pedenovi p.260 § A Padova i primi omicidi delle Br: due missini le vittime p.263 Le inchieste dei “compagni” e quelle della magistratura p.266
CAPITOLO XII
LA SCISSIONE MISSINA p. 268
1975: l’avanzata del Pci alle regionali p.268 § I fatti di Sezze. La Dc vince le politiche del 1976 p.270 § Le “dimissioni” di Almirante p.272 § Si formano gruppi parlamentari autonomi p.274 § L’imprenditore Berlusconi finanzia i demonazionali p.276 § Democrazia nazionale vota il governo di solidarietà nazionale p.277 § Gli scissionisti: la Dc non ha condizionato le nostre scelte p.279 § Rauti riprende la sua libertà d’azione. Il suo slogan: “Sfondare a sinistra” p.282 § Eur 1977: Almirante domina il congresso p.283 § Le elezioni del 1979 e le prime consultazioni europee p.285 § L’Eurodestra p.290
CAPITOLO XIII
LA FIAMMATA DEL ’77 p. 294
Sessantotto e Settantasette: due contestazioni a confronto p.294 § Le nuove generazioni: “Riprendiamoci la vita” p.295 § Per i giovani di destra una via di fuga con la metapolitica p.298 § Anni Settanta. Il Fuan adotta la croce celtica come simbolo p.299 § Le radio libere di destra p.304 § La giovane destra sposa la ribellione del Settantasette p.307 § I giovani votano Marco Tarchi, ma Almirante sceglie Gianfranco Fini alla guida del FdG p.308
CAPITOLO XIV
LO SPARTIACQUE DEL 1978 p. 312
La strage di Acca Larenzia p.312 § Nasce lo spontaneismo armato p.317 § A macchia d’olio il terrorismo diffuso p.319 § Il mito del FdG di Trieste e il falso volantino delle Br p.320 § Il congresso del 1979: “Continuare e rinnovare” p.325 § Solidarietà con i detenuti di destra p.326 § L’attentato al Secolo d’Italia e l’omicidio di Angelo Mancia p.326 § Almirante: “Per i terroristi di destra due volte la pena di morte” p.333
CAPITOLO XV
IDEE E MUSICA PER GUARDARE AL FUTURO p. 335
La giovane destra: uscire dall’accerchiamento p.335 § I Campi Hobbit: un modo nuovo di fare politica giovanile p.336 § La Voce della Fogna e la Nuova destra, strada della meta politica p.343 § La discutibile “estromissione” di Marco Tarchi p.346 § La musica alternativa p.350 § a Compagnia dell’Anello e Gli Amici del Vento p.352 § I ragazzi canticchiano: “Trama nera, trama nera, tu dai la felicità” p.353 § Michele Di Fiò, gli Zpm e altri p.356 § Le canzoni raccontano fatti e storie del popolo p.358 § In ricordo di Carlo Venturino: “Il cuore oltre le stelle” p.359
CAPITOLO XVI
IL MSI-DN DEGLI ANNI OTTANTA p. 362
La Dc costretta a cedere il governo. Prima Spadolini poi Craxi a Palazzo Chigi p.362 § Il trionfo missino di Napoli e le regionali del 1980 p.363 § Politiche 1983: la discesa della Dc e l’ascesa del Psi p.364 § Il Msi-Dn e l’arco costituzionale. Il XIII Congresso per la “Nuova Repubblica” p.370 § Le aperture di Craxi al Msi-Dn p.374 § L’omaggio di Almirante a Berlinguer p.377 § Il Gruppo delle Destre europee. Le Pen e Almirante da Papa Wojtyla p. 378 § Il Msi e la Chiesa p.382 § La grave crisi del Secolo d’Italia p.386 § Il congresso del 1984 p.390 § Il Movimento dell’85, il Morbillo diretto da Fabio Rampelli e il Gabbiano p.392 § Le elezioni regionali del 1985. A Bolzano il Msi-Dn diviene il primo partito p.395 § La manovra persecutoria della magistratura contro Abbatangelo p.396 § Nasce Fare Verde. Dai Gre di Alessandro Di Pietro all’impegno ecologista di Paolo Colli p. 398
CAPITOLO XVII
DA ALMIRANTE A FINI p. 404
La morte di Almerigo Grilz p.404 § Le elezioni politiche del 1987. Dc e Psi: ultimi successi, Pci e Msi-Dn in calo p.406 § Almirante indica in Fini il suo successore p.409 § Dicembre 1987. Al XV Congresso Fini prevale su Rauti p.410 § A Verona si inaugura via Sergio Ramelli p.413 § Con la scomparsa di Romualdi e Almirante termina il postfascismo p.416 § Niccolai: la coscienza critica del Msi p.421 § Il caso Noi rivoluzionari scuote dal torpore il partito p.424 § Alemanno e Gasparri alla guida del Fronte della Gioventù, Menia al Fuan p.432 § Regionali in Trentino-Aldo Adige: il successo del Msi-Dn p.434
CAPITOLO XVIII
IL CROLLO DELLE IDEOLOGIE p. 436
L’ora del confronto dialettico e culturale: il dibattito su Pasolini ad Acca Larenzia p.436 § Le reazioni dei media e degli intellettuali di sinistra p.437 § Fini al Meeting di Cl. Attenzione al mondo cattolico p.443 § L’impegno del Msi-Dn contro la droga. A fianco di San Patrignano e della Comunità Incontro p.445 § Il crollo del Muro di Berlino p. 446 § “Telefono Giallo” dedicato a Paolo Di Nella p.450
CAPITOLO XIX
DA RAUTI AL RITORNO DI FINI p. 453
Una nuova stagione politica p.453 § Prevale la linea nazionalpopolare di Rauti. Sconfitto Fini al congresso di Rimini p.453 § Le regionali del 1990. Impietosa bocciatura della politica di Rauti p.458 § Dopo le batoste elettorali, Rauti si dimette. Al comando torna Fini p.460 § Aspra polemica Pisanò-Fini. Il “piccone” di Cossiga p.463 § Si spacca la corrente di Rauti. Escono Maceratini e i suoi amici p. 464 § La Festa Nazionale del Secolo a Rieti p.466
CAPITOLO XX
LA FINE DELLA PRIMA REPUBBLICA p. 468
Le elezioni del 1992. Il Msi-Dn risale faticosamente la china p.468 § 1992: Tangentopoli. Un colpo mortale ai partiti di potere p.472 § Il Fronte della Gioventù contro Tangentopoli p.475 § 1992. Il congresso convocato, mai tenuto p.478 § La strage di via D’Amelio. Addio a Paolo Borsellino p.479 § L’ oscuro omicidio di Franco Ercoli p.480 § L’assassinio di Beppe Alfano, giornalista antimafia p.481
CAPITOLO XXI
VERSO ALLEANZA NAZIONALE p. 483
I sedici mesi che hanno rivoluzionato la destra. Fisichella e Tatarella apripista p.483 § Amministrative del 1993. Affermazione del Msi-Dn “il partito dalle mani pulite” p.486 § L’assemblea costituente di Alleanza nazionale p.492
CAPITOLO XXII
LE ELEZIONI DEL 1994 p. 498
Nasce Forza Italia. Le elezioni del marzo 1994 p.498 § Fini: “L’antifascismo momento storico essenziale” p.509 § L’uso politico della magistratura p.510
CAPITOLO XXIII
LA “SVOLTA” DI FIUGGI p. 512
L’ultimo congresso del Msi cancella il post-fascismo p.512 § Dal Msi-Dn ad An: “Cresce la nuova Italia” p.515 § Rauti abbandona il partito p.516 § Le regionali del 1995 p.518 § Dal FdG ad Azione Giovani p.520 § Le elezioni del 1996. Vince l’Ulivo. Berlusconi manda a picco la Bicamerale p.522 § La nascita dell’Ugl p.527 § A Verona (la “Fiuggi n.2”) An rivendica il bipolarismo p.529 § Fini: “La nostra anima è la memoria storica” p.531 § Le regionali in Friuli e in Trentino Alto Adige p.532 § 17 ottobre 1998: si dimette il governo Prodi. Alle europee del 1999, flop con Mario Segni e l’Elefantino p.534 § Dopo la sconfitta alle europee, Fini si presenta dimissionario p.536
CAPITOLO XXIV
LA DESTRA DI GOVERNO p. 538
Le Regionali del 2000 e la Casa delle Libertà rafforzata p.538 § La Conferenza programmatica di Napoli: “Siamo un partito di valori” p.541 § Le elezioni del 2001. Centrosinistra in rotta. Il “contratto con gli italiani” di Berlusconi p.542 § Le regionali in Sicilia e in Molise p.549 § Il II Congresso di An. Fini: “Da Fiuggi a Bologna per diventare forza di governo” p.550 § Il richiamo alle radici scalda il congresso p.552 § Le nomine in Rai p.554 § Gli “strappi” di Fini: voto agli immigrati e fascismo “male assoluto” p.556 § Attriti nel centrodestra. Fini chiede (e ottiene) la sostituzione di Tremonti p.557 § L’elezione di Giorgia Meloni a presidente di Azione Giovani p.559 § Le Regionali del 2005 p.561
CAPITOLO XXV
L’ULTIMA FASE DI AN p.564
Acque agitate all’interno di An: Fini chiede la testa di Gasparri p.564 § Fini in difficoltà accusa le correnti di distruggere il partito p.566 § Auspicato un nuovo soggetto politico, guardando al Ppe p.568 § Le degenerazioni correntizie. Il declino inarrestabile della destra a Roma p.570 § Fisichella sbatte la porta: “In An troppi personalismi ed iniziative personali” p.574 § Renata Polverini a capo dell’Ugl p.575 § Si vota con il “Porcellum”. I segretari dei partiti “nominano” i parlamentari p.576 § Elezioni 2006: sul filo di lana vince il centrosinistra p.578 § Frizioni nella CdL mentre nasce il Partito democratico. Si dimette Storace che fonda La Destra p.583 § Alleanza nazionale: quale identità? Gli interventi di Galli della Loggia e Alessandro Campi p.586
CAPITOLO XXVI
IL POPOLO DELLA LIBERTA’ p. 589
Il discorso di Berlusconi sul “predellino” a San Babila p. 589 § Vittoria elettorale con il cartello del Popolo della Libertà. Alemanno in Campidoglio p.592 § Ancora polemiche dentro An su “fascismo-antifascismo” p.599 § An si scioglie. Si spegne per sempre la fiamma tricolore p.601 § Nel marzo 2009 il terzo e ultimo congresso di An p.602 § Fini sancisce lo scioglimento di An p.604 § I buoni propositi del Pdl, “partito della riforma dello Stato per modernizzare l’Italia” p.607
CAPITOLO XXVII
I PRIMI CONTRASTI TRA FINI E BERLUSCONI p. 611
Gli strumenti di Fini: Farefuturo e il Secolo d’Italia p.611 § Le elezioni europee del 2009 p.614 § La primavera del 2010. il “pasticcio” di Roma: salta la lista del Pdl alle regionali p.616
CAPITOLO XXVIII
LO STRAPPO DI FINI E LA NASCITA DEL FLI p. 619
Lo scontro finale tra Fini e Berlusconi p.619 § Il tentativo del “golpe bianco” di Fini favorito da Napolitano p.621 § Il Pdl si separa da Fini p.623 § Nasce Futuro e Libertà per l’Italia p.628 § Scricchiola la credibilità di Fini p.630 § La mozione di sfiducia. Fallisce l’attacco decisivo di Fini p.633 § Novembre 2011: si dimette Berlusconi. Il governo Monti divide il Pdl p.637 2 novembre 2012. La morte di Pino Rauti. Ai suoi funerali Fini contestato p.638
CAPITOLO XXIX
DAL PDL A FRATELLI D’ITALIA p. 641
Pdl: primarie sì, primarie no p.641 § Le elezioni del febbraio 2013. Scompare il partito di Fini p.643 § La sconfitta di Alemanno p.648 § Il Pdl si divide tra FI e Ncd. Il governo di Enrico Letta e l’avvento di Renzi p.649 § Il congresso di Fratelli d’Italia e le elezioni europee del 2014 p.651 § Le amministrative del 2016. Destra sempre più disunita p.656 § Il dopo Renzi. La destra c’è. Ma la politica si fa con le idee e non con le campagne elettorali p.658 § Il caso Montecarlo-slot machine p.662 § Fini a Il Fatto: “Sono stato un coglione…” p.664
CONCLUSIONI
Il giudizio sul Msi: “doveva” nascere p. 668
Il fallimento politico e culturale di Alleanza nazionale p. 669
La sconcertante miopia di An verso la cultura p. 674
L’arcipelago mediatico p. 680
Controproducente la “fusione a freddo” tra An e Forza Italia p. 682
UNA RIFLESSIONE FINALE p. 684
INDICE DELLE CITAZIONI BIBLIOGRAFICHE p. 687
INDICE DEI NOMI p. 694
INDICE DELLE PAGINE ILLUSTRATE p. 723
INDICE GENERALE p. 727
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